Da poco presentato, il nuovo drone DJI Air 3S è già considerato una pietra miliare della fotografia aerea. Ma perché merita tanta considerazione la tecnologia fotografica installata su questo recente modello DJI? Nel nostro articolo ci proponiamo di spiegare, nel dettaglio ma con un linguaggio accessibile, le potenzialità, il significato e il valore di alcuni dettagli tecnici che potrebbero non essere ben digeriti da chi si avvicina al mondo dei droni senza essere prima passato da una seria esperienza con la fotografia digitale. Benché la linea DJI Air si rivolga anche a un’utenza professionale, infatti, la loro semplicità di manovra e le loro caratteristiche di sicurezza permettono l’accesso a questi prodotti a persone con background più limitato. Esaminiamo dunque le due fotocamere di cui è equipaggiato: la fotocamera grandangolare principale e la fotocamera secondaria con teleobiettivo medio.
1 – Fotocamera grandangolare principale: un sensore da 1 pollice per la massima qualità
Il cuore pulsante del sistema ottico dell’Air 3S è la fotocamera grandangolare principale, dotata di un sensore CMOS da 1 pollice. Questo sensore di grandi dimensioni, associato ai pixel da 3,2 μm* (micrometri), consente di catturare una notevole quantità di luce e, quindi, di dettagli. Questo si traduce in immagini nitide e luminose anche in condizioni di scarsa illuminazione, un aspetto fondamentale per la fotografia aerea, dove le condizioni di luce sono spesso imprevedibili.
I droni professionali, come il DJI Air 3S, sfruttano sensori di dimensioni intermedie con pixel più grandi rispetto agli smartphone, ma spesso più piccoli rispetto alle fotocamere professionali a terra. In questo caso, la fotocamera grandangolare del drone ha pixel da 3,2 μm, che sono superiori alla media degli smartphone. Ora che abbiamo chiarito quali sono i termini di paragone, è tempo di rispondere alla domanda più importante: cosa producono, da un punto di vista pratico, i pixel di maggiori dimensioni?
Cosa significa, però, che i pixel sono da 3,2 μm?
Innanzitutto, qualche numero: 1 μm si legge 1 micrometro, ovvero 1 milionesimo di metro (0,000001 m), quindi 1 millesimo di millimetro. Ma si tratta ancora, fin qui, di cifre un po’ astratte. Caliamole dunque nella realtà tecnologica più prossima a noi.
I sensori delle fotocamere degli smartphone con cui ci intratteniamo quotidianamente, soprattutto nei modelli più recenti, spesso utilizzano pixel più piccoli per mantenere alta la risoluzione su sensori molto compatti. La dimensione dei pixel nei sensori degli smartphone tipicamente varia da 0,8 μm a 1,4 μm. Alcuni smartphone di fascia alta possono arrivare a 2,4 μm con tecnologie come il pixel binning, che combinano i dati di più pixel per migliorare le prestazioni in condizioni di bassa luce.
Come si vede, si tratta di valori inferiori a quelli proposti dall’obiettivo montato sul DJI Air 3S. Per trovare numeri superiori occorre rivolgere lo sguardo al settore delle fotocamere mirrorless e reflex (DSLR), dove, grazie a sensori di dimensioni fisiche maggiori, i pixel variano da 4 μm a 6 μm per sensori APS-C, fino 4,5 μm a 8,4 μm per sensori Full Frame. Ma è del tutto evidente che si parla di fotocamere pensate per essere sorrette dalle mani di un fotografo o da un cavalletto, non per volare su un drone!
I vantaggi di avere pixel più grandi
Tanto per cominciare, una maggiore sensibilità alla luce: i pixel più grandi possono raccogliere più fotoni (particelle di luce) rispetto ai pixel più piccoli. Ciò significa che il sensore è in grado di produrre immagini più luminose e dettagliate, specialmente in condizioni di bassa illuminazione, per esempio al tramonto o in interni scuri.
I sensori con pixel più grandi, inoltre, tendono a produrre meno rumore digitale, il che si traduce in immagini più pulite e definite. Il rumore, infatti, si presenta sotto forma di granulosità o puntini casuali di colore, che rendono meno incisa e precisa un’immagine. Il problema si manifesta particolarmente in situazioni di scarsa luminosità, anche perché spesso si deve ricorrere a ISO più alti, che chiedono quasi sempre, come contropartita, un maggiore “rumore” nelle foto.
I pixel più grandi, come quelli del DJI Air 3S, consentono anche di catturare una gamma più ampia di informazioni nelle ombre e nelle alte luci. Questo porta a immagini con più dettagli sia nelle aree più luminose che in quelle più scure, migliorando la gamma dinamica complessiva della fotografia. In pratica, è meno probabile scattare foto in cui si vedano aree chiare illeggibili e aree totalmente nere.
Alta risoluzione: 50 megapixel
Con i suoi 50 MP, la fotocamera principale del DJI Air 3S è in grado di offrire una risoluzione straordinaria, in grado di trattenere anche i più piccoli dettagli di un paesaggio dall’alto. Un’immagine da 50 megapixel (50 milioni di pixel) produce un file molto grande, sia in termini di dimensione (MB o GB) sia in termini di dimensioni fisiche dell’immagine (larghezza e altezza in pixel). Un’immagine scattata con una fotocamera da 50 MP potrebbe avere una risoluzione di circa 8.160 x 6.120 pixel, a seconda del formato del sensore.
L’apertura f/1.8 garantisce una minore profondità di campo e la possibilità di isolare i soggetti con un effetto bokeh naturale, perfetto per fotografie artistiche e video cinematografici. Con il termine bokeh si intende quel particolare effetto fotografico grazie al quale un soggetto in primo piano risulta perfettamente a fuoco in tutti i suoi dettagli, mentre lo sfondo sfuma morbidamente (il termine giapponese bokeh significa offuscamento), con un risultato quasi “impressionistico”.
Il tutto è racchiuso in un’ottica equivalente a 24 mm, il che significa che si possono immortalare ampi panorami senza sacrificare la qualità dell’immagine. L’apertura f/1.8 si riferisce al grado di apertura del diaframma di un obiettivo fotografico, cioè a quanto può allargarsi per far entrare la luce che raggiunge poi il sensore della fotocamera. Come dice la stessa parola “foto-grafia” (phôs in greco significa “luce”), la luce è l’elemento tuttora essenziale per scattare belle fotografie e riprendere video di livello cinematografico.
In particolare, l’apertura f/1.8 dell’obiettivo principale del drone DJI Air 3S indica una grande apertura, con conseguente ingresso di una notevole quantità di luce. Con tutti i vantaggi del caso. Questa fotocamera è ideale per chi cerca un’inquadratura ampia e dettagliata, adatta a catturare vaste aree con un incredibile livello di chiarezza.
2 – Fotocamera secondaria con obiettivo medio-tele: perfetta per catturare i dettagli a distanza
Il secondo strumento ottico a bordo del drone DJI Air 3S è il teleobiettivo medio, che rappresenta un perfetto complemento alla fotocamera grandangolare. Equipaggiato con un sensore CMOS da 1/1,3 pollici e pixel da 2,4 μm, questo obiettivo permette di catturare soggetti da lunga distanza, mantenendo una qualità elevata anche in condizioni difficili. Un obiettivo da 70 mm (questa è la sua lunghezza focale equivalente) può tecnicamente fotografare soggetti a qualsiasi distanza, ma non è considerato un obiettivo da “grande distanza” come i teleobiettivi più “lunghi” (200mm o 400mm).
È ideale per situazioni in cui si desideri un discreto ingrandimento del soggetto senza essere troppo vicino, come ritratti, eventi, fotografie a distanza media o foto di strada. Corre in aiuto, per i soggetti più lontani, la risoluzione di 48 MP, in grado di conservare un ottimo livello di precisione anche a distanza elevata. L’equivalente focale di 70 mm offre un campo visivo più stretto rispetto alla fotocamera grandangolare da 24 mm, mentre si dimostra perfetto per isolare i dettagli di una scena o per realizzare ritratti aerei con una naturale compressione prospettica. Inoltre, l’apertura f/2.8 permette di mantenere prestazioni efficienti anche in condizioni di scarsa illuminazione, rendendolo un teleobiettivo versatile sia per scatti diurni che notturni.
3 – L’accessorio in più del DJI Air 3S, per un obiettivo ultra-grandangolare
Come se la doppia fotocamera installata sul DJI Air 3S non bastasse, DJI mette a disposizione, come accessorio da comprare a parte, uno strumento estremamente potente per la fotografia aerea, che espande significativamente le possibilità creative del drone. È un obiettivo grandangolare che aumenta il campo visivo della fotocamera, per abbracciare scene più ampie e spettacolari rispetto ai due obiettivi standard. Il DJI Wide-Angle Lens per l’Air 3S, infatti, estende l’angolo di visione fino a 114°, con numerosi vantaggi. Eccoli:
Ampio campo visivo
Il principale vantaggio dell’obiettivo ultra-grandangolare è la capacità di inquadrare una porzione molto più vasta della scena rispetto a un obiettivo tradizionale. Con un campo visivo di 114°, consente di accogliere nella propria foto grandi paesaggi, dallo skyline di una metropoli alle forme ruvide e imponenti delle dolomiti, dal placido bacino di un lago al vasto orizzonte di un golfo.
DJI Wide-Angle Lens per DJI Air 3S
L’aggiuntivo DJI Wide-Angle Lens adotta un design ottico di alta qualità che espande il campo visivo della fotocamera principale grandangolare del drone DJI Air 3S a 114°, offrendo una prospettiva di ripresa fotografia e video più ampia. Pesa appena 11,8 g ed è fornito insieme a una custodia rigida che ne facilita il trasporto.
Prospettiva coinvolgente
L’uso di un grandangolare “spinto” crea un effetto di prospettiva più dinamico e coinvolgente, avvicinando visivamente lo spettatore alla scena e dando la sensazione di trovarsi all’interno dell’ambientazione. Questo è perfetto per catturare scene d’azione o dinamiche, in cui il movimento e la spazialità giocano un ruolo importante, per esempio nel corso di riprese sportive o eventi naturali.
Piccoli, grandi dettagli
Nonostante la visione allargata, l’accessorio grandangolare DJI Wide-Angle Lens per il DJI Air 3S non sacrifica la qualità dell’immagine. Grazie a un design ottico sofisticato, le immagini ottenute rimangono nitide e definite in tutta l’inquadratura. È quindi ideale per chi cerca di bilanciare un’ampia prospettiva con un alto livello di dettaglio, mantenendo una resa impeccabile anche lungo i bordi dell’immagine, dove alcuni obiettivi grandangolari più economici tendono a distorcere o perdere definizione.
Perfetto per la fotografia aerea
È quasi un’ovvietà, a questo punto, sottolineare che un obiettivo grandangolare trova uno dei suoi impieghi migliori nella fotografia aerea, con la quale si ha il privilegio di inquadrare ampi spazi dall’alto, offrendo una vista completa e spettacolare del paesaggio.
Peso ridotto
Un altro vantaggio di questo specifico obiettivo ultra-grandangolare è il suo peso estremamente ridotto. Se lo installate, aggiungerete esclusivamente 11,8 grammi al peso complessivo del drone, senza incidere negativamente sulla manovrabilità o sull’autonomia di volo del DJI Air 3S. Le prestazioni aere resteranno le stesse anche durante sessioni fotografiche lunghe o in condizioni meteorologiche impegnative.
DJI Air 3s, una combinazione vincente di flessibilità e potenza
Ecco perché la combinazione di queste due (+ una) fotocamere rende l’Air 3S uno strumento estremamente versatile per la fotografia aerea. La fotocamera grandangolare, con il suo sensore ampio e luminoso, permette di catturare scene vaste e dettagliate, mentre il teleobiettivo medio consente di zoomare e avvicinarsi a soggetti lontani senza sacrificare la qualità dell’immagine. Questa dualità ottica permette ai fotografi di esplorare un’ampia gamma di stili e situazioni, offrendo una flessibilità che pochi altri droni possono vantare. Che si tratti di riprendere un bel tramonto collinare, l’alba sul mare, il profilo dentellato di una città barocca, oppure di zoomare come rapaci in picchiata su dettagli nascosti nel paesaggio, volti, protagonisti di un matrimonio, il DJI Air 3S si dimostra all’altezza della sfida.
*Ottenuto con tecniche QBC (Quad Bayer Coding) che uniscono 4 pixel in uno. Non supportata quando si scattano foto da 48 MP o 50 MP.
** Qui un approfondimento sul micrometro