Dai devastanti incendi in Texas agli uragani catastrofici e alle inondazioni in Carolina del Nord, i disastri naturali stanno diventando sempre più frequenti e intensi. Non solo in USA, ma in tutto il mondo. Da quasi 20 anni, negli Stati Uniti, StormPoint ridefinisce il modo in cui le comunità si preparano e rispondono ai disastri naturali, con i droni DJI della divisione Enterprise diventati ormai una parte fondamentale del loro kit operativo.
Lo scorso anno, l’organizzazione senza scopo di lucro con sede in Tennessee, ha risposto a oltre 300 richieste di intervento. Operando in nove stati, StormPoint è intervenuta in modo decisivo durante alcuni dei peggiori disastri naturali degli Stati Uniti. Tra le missioni più memorabili c’è quella del ritrovamento di un bambino autistico scomparso durante un temporale. Grazie all’uso di due droni DJI Matrice 210 dotati di termocamere, il bambino è stato localizzato in soli 13 minuti, permettendo ai soccorritori di raggiungerlo in sicurezza.
«Disporre di strumenti affidabili come i droni DJI fa tutta la differenza nella nostra capacità di rispondere in modo efficace e rapido», ha dichiarato Russell Bradshaw, fondatore e direttore esecutivo di StormPoint. «Non si tratta solo della tecnologia, ma di come la usiamo per proteggere e supportare le comunità».
I volontari del soccorso
La forza di StormPoint risiede nella sua squadra di volontari dedicati, tutti con un ampio background in sicurezza pubblica e certificati FAA Part 107. Spinti da un impegno condiviso per salvare vite, questi individui dedicano ore e ore all’addestramento, per essere pronti a rispondere in modo efficace quando colpisce un disastro.
«Dedichi centinaia di ore a formazione ed equipaggiamento, tutto per quel momento in cui puoi migliorare il giorno peggiore di qualcuno. È per questo che lo facciamo», ha condiviso Russell, ispirato dai suoi anni di servizio come vigile del fuoco volontario e agente delle forze dell’ordine. Le sue prime esperienze con professionisti della sicurezza pubblica hanno lasciato un’impronta indelebile, motivandolo a fondare un’organizzazione che incarnasse lo stesso spirito di dedizione e cura per la comunità.




Il ruolo dei droni DJI Mavic e Matrice: risposta immediata!
Il successo di StormPoint è alimentato da tecnologie avanzate, in particolare dai droni DJI Mavic 3 Enterprise e DJI Matrice 30. Subito dopo un disastro naturale, durante la fase di risposta, il team si concentra su ricerca e soccorso. Questi interventi sono spesso complicati da terreni devastati e dalla mancanza di luce naturale. Grazie ai sensori ibridi dei droni, le squadre di soccorso possono individuare più facilmente le persone rilevando le loro firme termiche. Inoltre, le fotocamere multisensore dei droni consentono di ingrandire i dettagli e individuare posizioni precise con il Laser Range Finder, operando efficacemente sia di giorno sia di notte.
Dal quartier generale temporaneo, il personale di comando ha una visione completa grazie alla trasmissione in diretta dai droni, offrendo una prospettiva dall’alto. Per esempio, quando le strade sono impraticabili, il personale può guidare i soccorritori sul campo verso persone disperse, ferite o isolate.

DJI Mavic 3E e Mavic 3T
La serie di droni DJI Mavic 3 Enterprise (composta dai modelli Mavic 3E e Mavic 3T), ridefinisce ciò che i droni possono fare nei settori Enterprise quali affari, governo, istruzione e pubblica sicurezza.
Semplici da usare, portatili e compatti, i DJI Mavic 3E e DJI Mavic 3T possono essere trasportati in una mano e resi operativi in pochi minuti. Grazie alla straordinaria autonomia di volo di 45 minuti, sono ideali per missioni di lunga durata.
Integrano due fotocamere: l’una grandangolare da 24 mm, con sensore CMOS 4:3 da 20 MP (3E) e CMOS 1/2″ da 48 MP (3T); l’altra con teleobiettivo da 162 mm e CMOS 1/2″ da 12 MP (per entrambi i modelli).
Il modello DJI Mavic 3T dispone inoltre di una fotocamera termica con risoluzione di 640×512 px e obiettivo da 40 mm.
Tutti e due registrano filmati 4K Ultra HD (3.840×2.160 pixel, 30 fps) e Full HD (1.920×1.080 pixel, 30 fps)
Droni DJI protagonisti, anche nella fase di recupero
Durante la fase di recupero, quando l’attenzione si sposta sulla valutazione dei danni, sulla documentazione e sulla ricostruzione, la tecnologia dei droni rimane indispensabile per mappare con precisione le aree colpite. Grazie all’obiettivo grandangolare con otturatore meccanico, i droni possono scattare immagini sovrapposte ogni 0,7 secondi, che vengono poi unite in mappe georeferenziate 2D, paragonabili a immagini satellitari storiche.
Durante l’uragano Helene, il DJI Mavic 3 Enterprise ha permesso al team di StormPoint di mappare rapidamente oltre 3.700 acri di aree alluvionate, mentre il DJI Matrice 30T ha aiutato a identificare firme termiche e indizi visivi fondamentali nella ricerca di persone bloccate.
Un impegno che è ispirazione
«In DJI siamo davvero ispirati nel vedere i soccorritori utilizzare la nostra tecnologia come strumento vitale nelle fasi di ricerca, risposta e recupero, aiutando a supportare e ricostruire le comunità nei momenti di bisogno», ha dichiarato Wayne Baker, Direttore delle Relazioni con gli Stakeholder di DJI.
Anche i dipartimenti di polizia locali della Carolina del Nord hanno utilizzato droni DJI.
Grazie a un Mavic 3T donato da DJI, il Dipartimento di Polizia di Greensboro, nella Carolina del Sud, ha migliorato la sua capacità di rispondere ai disastri con imaging termico e funzioni di mappatura all’avanguardia. Nel frattempo, il Dipartimento di Polizia di Asheville ha impiegato due droni Matrice 350 RTK prestati da DJI durante un periodo critico, consentendo ai soccorritori di effettuare valutazioni aeree complete e dirigere gli interventi di soccorso in modo più efficace.