La fotografia non è mai stata così… alta. Letteralmente. L’edizione 2025 del concorso SkyPixel, organizzato in collaborazione con DJI, ha appena incoronato i suoi vincitori, regalando al mondo una nuova raccolta di immagini e video mozzafiato, realizzati – ça va sans dire – con gli occhi elettronici più performanti del cielo: i droni.
Con oltre 140.000 partecipanti da ogni angolo del pianeta, la decima edizione di SkyPixel ha dimostrato come la fotografia aerea non sia più solo una nicchia per appassionati di tecnologia, ma un linguaggio visivo sempre più raffinato e potente. E i droni DJI, con la loro precisione e versatilità, sono ormai strumenti creativi imprescindibili per raccontare il mondo da nuove prospettive.
Quando l’immaginazione prende il volo (con un drone DJI nelle mani)
Che si tratti del compatto ma potentissimo DJI Mini 4 Pro – perfetto per chi desidera un alleato leggero ma capace – o del mastodontico DJI Mavic 3 Pro, dotato di tripla fotocamera (di cui la principale a marchio Hasselblad) per una versatilità d’immagine professionale, i droni DJI sono oggi tra i più sofisticati strumenti per l’esplorazione visiva del nostro pianeta. E i risultati si vedono.
Grazie a un peso inferiore a 249 g, il DJI Mini 4 Pro elimina la necessità di corsi di formazione o registrazione nella maggior parte dei Paesi e delle aree geografiche.


Un viaggio tra emozioni, paesaggi e poesia visiva
A conquistare la vetta del concorso è stato Bashir Abu Shakra, con il suo emozionante video The War – My Transformation Journey: un’opera girata nell’arco di cinque anni, attraversando otto paesi tra cui Cina, Venezuela e Italia, sulle nostre Dolomiti. Il suo drone ha catturato non solo panorami ma stati d’animo, traducendo in immagini l’intimità di un percorso interiore.
«La composizione e la durata delle riprese creano un’atmosfera potente», ha commentato Claudio Miranda, direttore della fotografia, premio Oscar (nel 2013, per la fotografia del film “Vita di Pi”) e giurato del concorso.
E non solo aria. La novità dell’edizione 2025 è stata infatti una nuova categoria dedicata ai video realizzati a mano libera, segno che SkyPixel si evolve seguendo le mille forme della narrazione per immagini.
Il Giappone come non l’avete mai visto
Nella categoria Handheld, il premio è andato a Henry Yue con Japan Travel Cinematic, un viaggio visivo impeccabile tra tradizione e modernità, dove sequenze girate con droni si fondono con riprese da terra realizzate con camera e gimbal (DJI RS3 Pro). Un lavoro che unisce estetica e tecnica, movimento e contemplazione. «Un’opera sofisticata e coesa», ha dichiarato il direttore della fotografia Chenyu Jin.

L’occhio della natura: una foto che incanta
Ma è la fotografia vincitrice a lasciare davvero senza fiato. Si chiama Mysterious Realm ed è firmata da Gangerqia: un paesaggio catturato dal cielo che si trasforma in un gigantesco occhio umano. Illusione ottica? Forse. Genio? Sicuramente.
«È un’immagine semplice e pulita, ma con un alone di mistero», commenta il fotografo Luke Stackpoole. Ed è proprio questo il segreto della fotografia aerea: svelare l’invisibile, cambiare la prospettiva, trasformare la realtà. In apertura una delle prime 10 foto vincitrici (di Zhang Bo).


Cosa ci insegnano questi scatti (e questi voli)?
Oggi chiunque – dal filmmaker professionista al curioso del weekend – può esplorare il mondo dall’alto grazie a tecnologie sempre più accessibili. Con un drone DJI tra le mani, ogni collina può diventare un’onda, ogni città un organismo pulsante, ogni dettaglio un’epopea visiva.
Per esplorare tutti gli altri vincitori e lasciarti ispirare, visita la gallery completa sul sito SkyPixel. Ma attenzione: dopo averla vista, potresti sentire un irresistibile desiderio di far volare il tuo prossimo sogno… con le eliche. L’appuntamento, per i più ambiziosi, è per SkyPixel 2026.