C’è un’altra novità che riguarda il distanziamento sociale a causa della pandemia da Covid-19. Molti corrieri si sono posti il problema di doversi avvicinare a decine e decine di sconosciuti ogni giorno per consegnare loro gli acquisti effettuati via Internet. Come farlo in tutta sicurezza, senza avere alcun rischio per la propria salute?
Qualcuno indossa i guanti, molti usano le mascherine, ma siamo davvero certi che questi semplici mezzi di protezione proteggeranno realmente i corrieri e, anche e soprattutto, chi riceve da loro l’oggetto acquistato?
Io non consegno. Ci pensa il drone
A una soluzione sembra essere arrivata la startup americana Dive Delivery, che ha appena annunciato poter consegnare le spedizioni a lei affidate utilizzando dei droni. Per ora, il servizio è attivo in sole due contee della Bay Area: San Mateo, a sud di San Francisco, e Contra Costa, a est.
L’operatore indirizza il drone pilotandolo a vista: questo significa che, una volta arrivato in prossimità dell’abitazione del cliente che ha effettuato l’acquisto, invece di suonare il campanello e consegnare a mano il pacco potrà inviare un drone, che lascerà l’oggetto nel cortile dell’acquirente. I pacchi, chiaramente, saranno imballati a dovere, e correlati di un piccolo flacone di disinfettante per le mani.
Sicuramente, questo è un metodo di consegna senza contatto, una considerazione importante nell’era COVID-19, e vale di certo il piccolo supplemento di soli 12 dollari richiesto.
La legge americana ha permesso l’utilizzo dei droni per le consegne, a patto che vengano rispettate alcune restrizioni. La prima è che i droni devono volare all’interno del campo visivo dell’operatore, quindi entro una distanza relativamente breve (per esempio, dal furgone delle consegne parcheggiato sulla strada al cortile del cliente); la seconda e di non sorvolare le persone, per non compromettere la sicurezza delle stesse.
Dive Delivery sembra non avere problemi a rispettarle: avvisa sempre il cliente poco prima che avvenga la consegna, così che questo possa aspettare il suo drone all’aperto.
E in Italia?
Alcuni droni sono diventati così piccoli e maneggevoli, che non sarebbe un problema portare questa innovazione anche in Italia. Per esempio, il DJI Spark, può partire direttamente dal palmo della mano dell’operatore, ed effettuare voli – e consegne – in modo molto preciso, quasi millimetrico. Anche in Italia, quindi, potremmo optare per consegne senza contatto. Gli strumenti non ci mancano